Cosa succede al nostro corpo dopo la morte? Quali sono le regole in Italia e nel mondo? E il progetto “Diventare alberi”, nato a Ozzano per unire ceneri e natura in un Bosco della memoria. Trasformando il lutto in un atto di rigenerazione
Idee
Con il Festival Reverso l’arte supera il disagio e la marginalità
Al Parco dell’Osservanza di Imola una settimana con l’associazione Cuberdon all’insegna della creatività e dell’inclusione, dalla mostra “Territori immaginari” alla “Cena Spettacolare”
I giovani, lo sviluppo sostenibile, l’AI e il credito cooperativo
Le quattro Bcc emiliano-romagnole del Gruppo Iccrea a confronto con temi centrali per lo sviluppo futuro dei territori. «La crescita del benessere delle persone deve avvenire con tutti gli strumenti a disposizione, intelligenza artificiale compresa»
Cercansi ricordi di qualsiasi tipo sulla storia dei manicomi e della psichiatria imolese
Il progetto porterà alla creazione di un archivio fisico e digitale all’interno del Parco dell’Osservanza. Il 28 marzo un incontro pubblico per raccogliere le testimonianze
Scopriamo le nostre radici grazie alla genealogia
Con Matteo Borelli (appuntamento sabato 1 marzo a Castel San Pietro) scopriamo il fascino e i segreti di una disciplina storica che ci consente di capire meglio chi siamo e da dove veniamo
Il silenzio della mitologia greca ci parla ancora oggi
Il “Festival dei linguaggi” di Imola esplora con Michele Castellari il linguaggio muto del mito nell’antica Grecia e la sua contemporaneità per i giovani di oggi
Lidia Poët e l’inizio di una storia di conquiste di genere
A raccontare le vicende di sensibilità, impegno e determinazione della prima donna a entrare nell’Ordine degli avvocati sarà Chiara Viale, ospite a Imola del Festival dei linguaggi. Nell’intervista allo scrittore imolese Antonio Castronuovo, una anticipazione
Parole per accogliere la molteplicità
Per saperne un po’ di più di linguaggio di genere e di linguaggio inclusivo, il Festival dei linguaggi ospita a Lugo una serata in collaborazione con l’Arcigay di Ravenna, con la presidente nazionale Natascia Maesi. Noi abbiamo approfondito l’argomento
Il rifiuto della violenza di genere entra all’università
Si chiama “Dispari” ed è il progetto che porta studenti e studentesse ad analizzare la propria esperienza. E a domandarsi: “Questa violenza mi riguarda?”
Un mese per cambiare la storia dei neri
O perlomeno per iniziare. Con la musica (rap), il cinema, la moda, il racconto e l’incontro. All’insegna dell’inclusione