Al Caab di Bologna oltre a frutta e verdura ci sarà anche il pesce dell’Adriatico

Al Caab di Bologna ci sarà anche il pesce. 

Grazie ad un investimento di 1,5 milioni di euro derivati da fondi Pnrr, al Centro agroalimentare di Bologna verrà infatti realizzato anche un mercato ittico.

Il progetto è stato significativamente presentato nei giorni scorsi al Museo della marineria di Cesenatico. Il presidente di Caab, Marco Marcatili, ha spiegato come il nuovo mercato ittico a Bologna sarà «un laboratorio nazionale e di territorio per valorizzare la pesca sostenibile, la filiera corta dal mare al consumatore», «una cerniera commerciale e logistica tra l’Emilia e l’Adriatico».

Le parole chiave sono: valorizzazione di prodotti ittici del territorio, pesca sostenibile, filiera corta come garanzia di prezzi accessibili ed elevata qualità.

L’idea è infatti selezionare il cosiddetto pesce povero, il pesce azzurro dell’Adriatico, attraverso la collaborazione con le cooperative di pescatori della Riviera Romagnola, e così farlo arrivare direttamente dai luoghi di pesca sulla tavola in un territorio più ampio e in maniera più funzionale e accessibile rispetto a quanto avviene oggi.

Si tratterà di «un mercato di redistribuzione che porterà pesce di alta qualità non solo all’area metropolitana di Bologna, ma ad un’area territoriale più estesa». Ma come da progetto realizzato dallo studio di architettura Iosa Ghini Associati, l’hub potrà funzionare anche come punto vendita finale, per la vendita al dettaglio

Il progetto

Il mercato del pesce sarà collocato in un’area da riqualificare all’interno dell’area Caab. La superficie coperta sarà di 2.700 metri quadri. Al momento non c’è ancora una data per l’avvio dei lavori, ma la rendicontazione imposta dal Pnrr dovrà essere fatta entro il 2026. 

Una volta ultimata, la struttura potrà includere fino a sei aree di vendita e una sala polifunzionale per conferenze, lezioni, show cooking e degustazioni, così da promuovere la cultura gastronomica legata al mare e alla pesca. Il complesso sarà dotato di laboratori di trasformazione del pesce, dove il pescato verrà lavorato e confezionato per la vendita.

Occasione per le imprese

Il settore della pesca e dell’acquacoltura ha un forte impatto sull’economia del territorio romagnolo. Coinvolge infatti 1.800 imprese, circa un quarto dell’intero comparto agricolo dell’Emilia-Romagna. Un settore che però soffre il calo dei consumi e la scarsa consapevolezza che guida le scelte del consumatore.

Dati dalla ricerca  “Le potenzialità per un nuovo mercato ittico” realizzata da Nomisma per Caab. Evita Gandini, responsabile Market insight di Nomisma: «Lo studio ha permesso di mettere in evidenza sfide e opportunità che il nuovo mercato ittico dovrà affrontare per essere competitivo in uno scenario che vede da un lato il calo tendenziale dei consumi, dall’altro il crescente interesse rispetto ai principi di sostenibilità, stagionalità, origine locale dei prodotti ittici da parte di consumatori e operatori».

Il nuovo  mercato ittico potrà rappresentare la risposta ad una mancanza nelle aree urbane interne della regione e operare in collaborazione con i mercati ittici delle zone costiere. In questo modo migliorare la distribuzione del pesce proveniente da pesca sostenibile e del pesce azzurro, che attualmente è poco valorizzato e poco redditizio per i pescatori, oltre ad essere poco conosciuto dai consumatori.

Alla presentazione del progetto per il nuovo mercato ittico a Bologna è intervenuto anche l’assessore ai trasporti e al commercio della Regione Emilia-Romagna, Andrea Corsini, che ha sottolineato proprio questo concetto: «Il nuovo mercato ittico porta sotto le Due Torri un’attività che ancora non c’era, con possibilità di buone ricadute occupazionali in un momento in cui pesca e acquacoltura hanno bisogno di essere sostenute e rafforzate». «Puntare sulla sostenibilità del pescato rende il progetto innovativo, con un aspetto educativo ed etico non trascurabile verso consumi consapevoli e sani capaci di promuovere la nostra buona tradizione alimentare».

© Riproduzione riservata

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *