Un modo per rendere più vivibile la città? Fare l’assistente civico

Gli assistenti civici sono quelle persone in pettorina gialla che vedete davanti agli ingressi delle scuole o mentre accompagnano i bambini lungo il percorso tra casa-scuola.

Ma sono anche quelle persone che passeggiano al mercato o nei parchi o che in occasione di manifestazioni pubbliche fanno servizio, sempre con indosso una pettorina gialla.

Stanno svolgendo, come si dice, attività di presidio del territorio e di attiva osservazione, per controllare lo stato di manutenzione delle attrezzature pubbliche e promuovere, come dice il nome stesso, il senso civico degli altri cittadini. Insomma, controllano che tutto sia a posto, segnalano se ci sono potenziali pericoli e danno una mano laddove c’è bisogno. Il tutto come servizio occasionale e volontario. Così, per senso civico.

Nei comuni dell’imolese fino a ieri erano 45. Da oggi, dopo che il presidente del Nuovo Circondario Marco Panieri nella sede del comando di Polizia locale, ha consegnato loro gli attestati, sono diventati 97. Non pochi, anzi, sorprendentemente tanti.

Gli assistenti civici sono figure si utilità sociale previste da una legge regionale del 2003, con ulteriore delibera nel 2005.

L’avviso per raccogliere le candidature da parte del Nuovo Circondario imolese è del dicembre del 2023.

Le domande sono state 53. Il corso formativo di 20 ore organizzato dalla Polizia locale e svolto online nei mesi di marzo e aprile. Alla fine sono 42 le donne e gli uomini ad avere partecipato a tutte le lezioni del corso che così ottenuto il riconoscimento di assistente civico.

Le dichiarazioni

Il comandante della Polizia locale Daniele Brighi:

«Il volontariato rappresenta una risorsa preziosissima per il Corpo Unico grazie alla presenza attiva sul territorio, utile a promuovere l’educazione alla convivenza e il dialogo fra le persone».

Il presidente del Nuovo Circondario imolese, Marco Panieri:

«Ringrazio a nome di tutti i sindaci del Nuovo Circondario i 42 volontari che, dopo il corso di formazione svolto, da oggi hanno la qualifica di assistenti civici. A loro va un sentito riconoscimento per l’impegno a favore della collettività che riteniamo preziosa per promuovere l’educazione alla convivenza e il rispetto della legalità, la mediazione dei conflitti e il dialogo tra le persone, l’integrazione e l’inclusione sociale».

 

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